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La rassegna delle informazioni statistiche e delle previsioni sull’economia della Russia

novembre 30, 2010
Mosca ritorna sul mercato internazionale del debito – Il 10% dei russi sarebbe rimasto escluso dal censimento – Le spese per la difesa saliranno l’anno prossimo al 19% della spesa pubblica totale.

In aumento il debito interno dello Stato russo

Il debito interno della Federazione Russa, denominato in bond dello Stato, è aumentato del 21,16% nel periodo gennaio-ottobre, da 1.837 miliardi di rubli a 2.225 miliardi.
Nel solo mese di ottobre il debito interno statale è cresciuto del 2,5 per cento. Il ministro delle Finanze, Aleksej Kudrin, ha dichiarato che il programma di rastrellamento dei prestiti per il 2010 non sarà ridimensionato.
La crisi finanziaria globale ha costretto il Governo di Mosca a ritornare sul mercato del debito interno e internazionale. Lo scorso aprile la Russia per la prima volta negli ultimi 10 anni ha emesso all’estero bond per 5,5 miliardi di dollari.

In aumento i ricavi provenienti dal turismo

Nei primi 10 mesi del 2010 il numero dei russi che hanno viaggiato all’estero per turismo è aumentato del 44% rispetto ai risultati registrati nello stesso periodo del 2009.
I ricavi provenienti dal turismo hanno raggiunto nel 2010 una quota pari al 3% del Prodotto interno lordo della Russia. Invece, molto più lentamente cresce il numero dei turisti stranieri che hanno visitato la Russia: rispetto al 2009, quest’anno il loro numero è aumentato soltanto dell’1,5 per cento.
Per aiutare i turisti russi nelle varie possibili situazioni di emergenza, il Governo russo sta per aprire rappresentanze speciali in Egitto, in Turchia e anche in Cina.

Spese per la difesa al 19% della spesa pubblica

Nel 2011 il Cremlino intende portare le spese complessive per la difesa a quota 1.953 miliardi di rubli, ovvero al 19% dell’intera spesa pubblica.
Una parte consistente di queste risorse sarà utilizzata per l’acquisto di nuovi armamenti: attualmente il Governo di Vladimir Putin è impegnato a elaborare un programma statale di armamenti per il periodo 2011-2020, in base al quale la parte dei sistemi qualitativamente nuovi dovrà essere portata dall’attuale 10% al 70-80% del totale delle armi a disposizione delle forze  della Russia.

In aumento il corso reale del rublo

Nel periodo gennaio-ottobre  2010 il corso reale effettivo del rublo rispetto alle valute dei principali partner commerciali della Russia, tenendo conto del tasso d’inflazione, è aumentato del 3,9 per cento.
Nello stesso periodo di tempo il corso reale effettivo del rublo è cresciuto sul dollaro del 4,2% e sull’euro del 9,4 per cento.

Diminuisce il numero degli istituti di credito

Nei primi 10 mesi del 2010 il numero totale degli istituti di credito operanti è diminuito da 1.058 a 1.025 (-33). Come dimostrano le statistiche fornite dalla Banca centrale della Russia, di tutti gli istituti di credito 967 sono banche di vario tipo, mentre altri 58 sono istituti di credito di forma non bancaria.
Nel periodo indicato il numero delle filiali funzionanti degli istituti di credito nelle regioni della Russia è diminuito di 208 unità, ossia da 3.183 a 2.975. La contrazione non ha risparmiato neppure la maggiore banca russa, Sberbank che ha visto diminuire il numero delle proprie filiali in tutto il Paese da 645 a 580. Il numero delle filiali delle banche russe all’estero è invece cresciuto da cinque a sei.
Il 1° novembre 2010 presso la Banca centrale della Russia sono stati registrati 1.149 istituti di credito di vario tipo (erano 1.178 il 1° di gennaio del 2010).
Il 1° novembre 2010 285 istituti di credito disponevano di licenze generali della Banca centrale, 827 disponevano di licenze per le operazioni con i depositi delle persone fisiche, mentre 686 istituti di credito ne disponevano  per operazioni in valute estere. 206 istituti di credito disponevano di licenze indispensabili per le operazioni con metalli preziosi, mentre 839 banche sono state iscritte al 1° di novembre al registro del sistema di assicurazione obbligatoria dei depositi bancari.
Nel periodo gennaio-dicembre  2010 il numero degli istituti di credito con il 100% di capitale straniero è diminuito da 82 a 80, mentre il numero di quelli con più del 50% di capitale straniero è aumentato da 26 a 28. Nel periodo indicato il numero degli istituti di credito russi con partecipazioni finanziarie straniere è diminuito da 226 a 225.
Il capitale complessivo degli istituti di credito funzionanti è diminuito nel periodo gennaio-ottobre del 2010 da 1.224 miliardi di rubli (01.01.2010) a 1.172 miliardi (01.11.2010).
Il numero degli istituti di credito con capitali sociali uguali o superiori a 10 miliardi di rubli è aumentato da 21 a 22 istituti, mentre il loro peso nel sistema bancario della Russia è cresciuto dal 2% al 2,1 per cento.
Il numero degli istituti di credito con i più piccoli capitali sociali pari o superiori a tre milioni di rubli è diminuito da 26 a 18 istituti, mentre il loro peso nel sistema bancario della Russia è sceso dal 2,5% all’1,8 per cento.

I risultati del censimento lasciano perplessi gli esperti

Secondo i risultati di un recente sondaggio d’opinione, condotto in Russia dal maggiore centro di analisi sociologica Wciom, un russo ogni dieci non sarebbe stato registrato durante l’ultimo censimento.
Rispetto al censimento del 2002, quest’anno la quota dei russi rimasti senza  registrazione è aumentata dal 5% all’11 per cento della popolazione totale. L’altro 22% di russi non ha partecipato al censimento ed è stato registrato “indirettamente”, ovvero tramite le dichiarazioni dei loro parenti.

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