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I nuovi rapporti tra Italia e Russia

febbraio 17, 2011

Relazioni politiche
Negli ultimi anni, le relazioni tra Italia e Federazione Russa hanno raggiunto un livello di assoluta eccellenza, al punto di meritare giustamente la qualifica di “relazioni privilegiate”.
Il convinto e talvolta decisivo sostegno dato dall’Italia al percorso di avvicinamento russo alla “comunità occidentale” (UE, NATO, OMC, OCSE) è stato dettato dall’esigenza di dare una lettura equilibrata e realistica al rapporto fra l’Occidente e una Russia che sta recuperando sullo scenario internazionale quel ruolo di primo piano che le spetta per ovvie ragioni storiche, geografiche, politiche ed economiche. L’Italia ha sempre ritenuto opportuno contrastare la percezione di insicurezza e di isolamento che andava prendendo piede in Russia nel corso dei difficili anni successivi alla dissoluzione dell’URSS ritenendo viceversa necessario tenere tale Paese ancorato ad uno schema cooperativo in tutti i settori, in coerenza con le interdipendenze esistenti in campo sia economico che politico.
Il rapporto fra Italia e Federazione Russa si è alimentato anche attraverso numerosi incontri ad alto livello. Vanno ricordati: la visita di Stato del nostro Presidente della Repubblica nella Federazione Russa dal 15 al 18 luglio 2008; la visita a Mosca del Ministro Frattini il 4 settembre 2008 nel contesto dell’intensa azione diplomatica messa in campo dall’Italia per favorire una soluzione della crisi russo-georgiana; il Vertice di Governo italo-russo allargato che si è tenuto a San Pietroburgo il 7 novembre 2008 (il precedente si era svolto a Bari nel marzo 2007); l’incontro fra il Presidente del Consiglio Berlusconi e il Presidente del Consiglio Putin ad Istanbul nell’agosto 2009; da ultimo, il Vertice intergovernativo allargato che ha avuto luogo a Roma il 3 dicembre 2009. Il prossimo Vertice si terrà in Russia nel secondo semestre dell’anno.

Relazioni economiche
Dopo una crescita sostenuta (in media del 7% negli ultimi dieci anni) la Federazione Russa ha risentito anch’essa degli effetti della crisi finanziaria internazionale. Nel 2009, il PIL si è contratto del 7,9%. La ripresa dovrebbe avvenire soltanto a partire dal  nel secondo trimestre del 2010 (su base annuale il FMI stima una crescita del 3,6%). L’interscambio commerciale Italia-Russia ha registrato, per la prima volta negli ultimi anni, una flessione, totalizzando 18,6 miliardi di euro nel 2009 (-30% rispetto all’anno precedente.. Le esportazioni italiane in Russia hanno subito una flessione del 38,1%: particolarmente colpiti i comparti della meccanica e quello tessile. Il flusso di merci italiane dirette in Russia ha risentito anche di talune misure introdotte dalle autorità russe all’aggravarsi della crisi finanziaria internazionale. L’Italia esporta in Russia soprattutto macchine ed apparecchi meccanici, abbigliamento, prodotti di cuoio e prodotti di arredamento. Il calo delle importazioni italiane dalla Russia è stato meno marcato (-24,7%) ed è in larga parte legato alla diminuzione del prezzo dei prodotti energetici, che rappresentano i due terzi delle forniture russe all’Italia.
Accanto alla solida posizione italiana nel settore energetico, resa possibile dagli investimenti di ENI e Enel, operano stabilmente in Russia circa 500 imprese italiane, attive soprattutto nei settori ad alto contenuto tecnologico, nel settore delle telecomunicazioni, nel comparto automobilistico, elettrodomestici e nel settore bancario. Opportunità di cooperazione si sono manifestate anche nel settore nucleare. Al fine di promuovere l’organizzazione in Russia di distretti industriali italiani, è stato creato un Gruppo misto di Lavoro, che ha elaborato un Memorandum firmato a Roma nel novembre 2003. In tale quadro, sono state individuate alcune Regioni russe dove avviare tali iniziative (Regioni di Lipetsk, Ekaterinburg, Mosca, San Pietroburgo e Perm).
Gli investimenti russi in Italia presentano buone prospettive di crescita, particolarmente nei settori petrolifero, metallurgico e siderurgico. Oltre ai due maggiori investimenti russi da parte della “Severstal” (siderurgico) e del gruppo dell’acciaio “Yevrazholding”, a fine giugno 2008 è stato concluso un accordo tra ERG e Lukoil nel campo della raffinazione del petrolio (per un valore di 1,4 miliardi di Euro).
Il dialogo italo-russo sulle tematiche di interesse economico si svolge regolarmente anche nel quadro del Consiglio per la Cooperazione Economica, Industriale e Finanziaria, la cui decima sessione si è svolta a Roma a febbraio 2009 mentre l’undicesima si terrà nel corso del 2010 in Russia.
Si segnala, infine, che nel giugno 2009, le parti hanno sottoscritto un Protocollo di modifica della Convenzione bilaterale per evitare le doppie imposizioni. Il Protocollo è al momento in fase di ratifica.

Relazioni culturali
Nel campo culturale vi sono progetti a lungo termine che producono positive e durature ricadute nel tempo in quanto diretti a radicare nella società civile i rapporti di collaborazione istituzionale, favorendo gli scambi tra i due Paesi. Grande vivacità si riscontra nel settore degli scambi giovanili, che interessano ogni anno migliaia di studenti italiani e russi. I rapporti culturali fra Italia e Russia sono regolati dall’Accordo di Collaborazione Culturale.
Nel novembre 2007, inoltre, il Ministero dell’Istruzione russo ha emanato una disposizione in base alla quale l’insegnamento della lingua italiana sarà inserito nei programmi ufficiali del sistema scolastico della Federazione Russa (oltre all’inglese, francese e tedesco già presenti nei programmi), a riprova della posizione consolidata e del prestigio di cui gode il nostro Paese nella Federazione Russa.
Nel 2004 è stato istituito il “Foro di Dialogo Italo-Russo delle Società Civili” per lo sviluppo della collaborazione e del dialogo informale, aperto alla partecipazione di eminenti personalità dei due Paesi, nel campo sociale, politico, economico, scientifico e culturale: dal 2005 ad oggi hanno avuto luogo una serie di eventi (tavole rotonde, conferenze, concerti, mostre, ecc.) nelle rispettive capitali nonché in altre città (Venezia, Milano). L’ultima edizione del Foro si è svolta il 2 dicembre 2009, alla vigilia del Vertice intergovernativo italo-russo.
Tra le principali collaborazioni tra le Istituzioni Italiane e russe nei vari settori culturali, si ricorda quella con il Museo Pushkin, che ha portato alla realizzazione di mostre significative d’intesa con importanti musei italiani. Nel 2010 è prevista un’esposizione presso le Scuderie del Quirinale. Il Centro Scientifico e Culturale Ermitage Italia prevede la collaborazione scientifica e culturale con il Museo di Stato Ermitage di San Pietroburgo, il cui primo progetto sarà la catalogazione di tutte le opere d’arte italiane custodite all’Ermitage e in Russia. Nel settore teatrale è intensa l’attività del Teatro Piccolo di Milano con il Maly theatre di Mosca. Il Protocollo di intesa siglato tra il Teatro Bolshoi e la Scala di Milano porterà nell’autunno 2011 l’Orchestra della Scala al Bolshoi per la sua riapertura a conclusione del suo restauro. Il progetto Russi in Italia nasce per iniziativa dei dipartimenti di Slavistica di quattro Università italiane con l’obiettivo di ricostruire un panorama della presenza russa in Italia nel corso dei secoli.
Tali iniziative culturali, segno di una lunga e vivace tradizione di scambi fra i due Paesi, verranno ulteriormente rilanciate nel corso del 2011, dichiarato Anno della Cultura e della Lingua italiana in Russia e della Cultura e della Lingua russa in Italia. A tal fine il Protocollo firmato in occasione del Vertice intergovernativo del 3 dicembre 2009, ha istituito due Comitati organizzatori nazionali. Il Comitato italiano è diretto dal Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Letta mentre il Prof. Giuliano Urbani ha ricevuto l’incarico di coordinatore. Il comitato russo è diretto dal Vice Primo Ministro Zhukov e coordinato da Mikhail Shvydkoj. Sempre in occasione del Vertice del 3 dicembre, Italia e Russia hanno sottoscritto l’Accordo sul riconoscimento reciproco dei titoli di studio, al momento in fase di ratifica.

sito Minestero Affari Estero

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